Il Panavia PA-2000 Tornado è un caccia multiruolo o MRCA (Multi Role Combat Aircraft) sviluppato da Italia, Regno Unito e Germania Ovest negli anni ’70 dalla Panavia Aircraft, compagnia costituta dalla British Aerospace, MBB (Messerschmitt-Bölkow-Blohm GmbH ora EADS) e Aeritalia (Alenia Aermacchi). La produzione è terminata nel 1998.

tornado panavia
Panavia Tornado
Lo sviluppo del Tornado inizia alla fine degli anni ’60 dalla necessità di sostituire i cacciabombardiere F-104G Starfigther in dotazione a numerosi paesi della NATO; nacque quindi il consorzio Panavia Aircraft in cui parteciparono Italia, Regno Unito e Germania (Belgio, Olanda e Canada abbandonarono successivamente il gruppo). Il progetto iniziale prevedeva la creazione di due velivoli differenti, il PA-100 monoposto, leggereo e destinato al combattimento aereo e il PA-200 biposto destinato ad intercettazione e bombardamento; successivamente il progetto del PA-100 fu abbandonato. Il nome iniziale che venne dato al PA-200 fu Panther.
Il velivolo era stato progettato per operare in condizioni avverse, con sistemi di navigazioni avanzati e possibilità di atterraggio anche su piste di emergenza come autostrade. Il carico di lavoro ed economico per ogni nazione prevedeva la percentuale del 42,5% per Germania e Regno Unito, mentre l’Italia era limitata al 15%. Anche per la motorizzazione venne costituito il consorzio Turbo Union Ltd, composto da Rolls Royce, MTU (con il 40% di partecipazione ciascuna) e Fiat Aviazione (o Avio, con il 20%).
Iraq Sept. 3, 2008. (U.S. Air Force photo by Staff Sgt. Aaron Allmon II/Released)
Tornado-GR.4-RAF-Royal-Air-Force-Settembre-2008

Classificazione del Tornado

Il Tornado presenta 3 versioni principali:

  • Tornado IDS (Interdiction and Strike): versione da interdizione e attacco al suolo; denominato dalla RAF (Royal Air Force) Tornado GR con versioni differenti: GR.1, GR.1A, GR.1B e GR.4 in cui la GR.1A indca una versione di ricognizione-tattica, la GR.1B versione per attacchi a lungo raggio dal mare mentre GR.4 indica un velivolo GR.1 aggiornato . Per Tornado MLU si intende un Tornado aggiornato alla versione GR.4 inglese da parte dell’Italia e della Germania.
  • Tornado ADV (Air Defence Variant): versione sviluppata appositamente per la RAF per la difesa aerea. L’Aeronautica Militare Italiana acquistò in leasing alcuni modelli ADV, in seguto restituiti e sostituiti con gli F-16A. La RAF ha designato questa variante con le sigle F.2,F.2A e F.3, a seconda del modello.
  • Tornado ECR (Electronic Combat Reconnaisance): versione per la ricognizione elettronica e soppressione delle difese aeree (SEAD). Alcuni esemplari Italiani del tipo IDS sono stati convertiti in ECR; per distinguerli dagli altri ECR, si usa la sigla IT-ECR (lo stesso avviene per gli ECR della Germania, designati GE-ECR).

Si può inoltre trovare la sigla TT o DS posta a seguito delle precedenti classificazioni per indicare una variante con doppi comandi.

La caratteristiche peculiare del Panavia Tornado è l’assetto alare variabile, già in uso su altri velivoli come l’F-14: a seconda delle condizioni di volo avremo 3 differenti assetti con differenti velocità massime raggiungibili, regolabili manualmente o automaticamente tramite un computer di bordo che cofronta i dati di velocità e della quota modificando di conseguenza l’apertura alare. La struttura è totalmente in lega metallica leggera con presenza di titanio poichè negli anni ’70 i materiali compositi non erano ancora diffusi. Inoltre il Tornado è l’unico aereo militare insieme al Saab 37 Viggen a montare degli inversori di spinta.

Tornado GR.1B della RAF
Tornado GR.1B della RAF

Armamento e Caratteristiche del Panavia Tornado

Fin dalle origini dello sviluppo, l’idea di un cacciabombardiere comune a più paesi generò la necessità di progettare un velivolo da poter equipaggiare con gran parte dei missili o bombe in dotazione alla NATO (gli arsenali bellici non erano uguali, come avviene ancora oggi). La Panavia Aircaft riuscì a creare un velivolo flessibile ad ogni esigenza, includendo nella lista di armamenti possibili numerose bombe non-guidate e a guida laser, missili anti-nave e anti-radar o persino testate nucleari; il Tornado può essere anche equipaggiato con contromisure flare o pod da montare sotto le ali come contromisure elettroniche, oltre a serbatoi supplementari per il carburante. A seguire una lista (non completa) dei possibili armamenti di un Tornado GR.4 (molti armamenti usati negli anni passati oggi sono in disuso e non presenti nella lista; inoltre gli armamenti variano a seconda delle varianti e della Nazione):

1.Missili:

Aria-Aria:

  • AIM-9 Sidewinder
  • AIM-132 ASRAAM
  • IRIS-T

Aria-Superficie:

  • AGM-65 Maverick
  • AGM-88 HARM
  • Brimstone
  • Storm Shadow
  • Taurus KEPD 350
  • ALARM

Antinave:

  • AS.34 Kormoran
  • Sea Eagle

2.Bombe

A Grappolo:

  • BL755
  • JP233

A Guida GPS:

  • JDAM
  • HOPE/HOSBO
  • Paveway di 1° e 2° generazione

Nucleari:

  • B-61

(Fonte Wikipedia)

Molti dei precedenti armamenti non erano previsti nel progetto iniziale del Tornado (alcuni sono stati sviluppati in seguito) ma il velivolo ha subito numerosi aggiornamenti permettendo anche l’aggiornamento dell’arsenale da poter trasportare.
Le versioni IDS e ADV presentano un cannoncino Mauser BK-27 da 27 mm (a seconda delle versioni possono essere presenti o 2 o 1 cannoncini) mentre la versione ECR non presenta l’armamento secondario, il cui spazio viene occupato da attrezzature elettroniche. Lo stesso cannoncino è stato in seguito usato per l’Eurofigther.
Il progetto del Tornado ha inoltre previsto la capacità del velivolo di operare con ridotto tempo di manutenzione e riparazione per tutti i componenti, ideando un sistema di scatole nere accessibili dall’esterno togliendo i relativi pannelli. Anche lo stesso impianto propulsivo è accessibile con relativa facilità e sostituibile in poche ore di lavoro.
Mentre il Tornado IDS/ECR monta un radar Doppler, il Tornado ADV presenta un radar differente, l’AI.24 Foxhunter in grado di agganciare 20 bersagli differenti ad una distanza superiore a 160 km, progettato appositamente per la difesa aerea.
Dal 2005, l’Aeronautica Militare Italiana ha iniziato l’aggiornamento del Tornado alla standard MLU-IT (aggiornandolo al pari di un Tornado GR.4); tra i vari aggiornamenti prevede la possibilità di lanciare il missile SCALP (denominato anche Storm Shadow) e l’impiego del RECCELITE della Rafael, pod di ricognizione che contiene diversi dispositivi ottici.

reccelite rafael tornado pod
Pod Reccelite montato su Tornado
Tornado IDS GR.4 della Royal Saudi Air Force
Tornado IDS GR.4 della Royal Saudi Air Force, equipaggiato con Reccelite

L’Arabia Saudita ha acquisito i velivoli Tornado dal Regno Unito tra 1985 e 1993, equipaggiandolo e aggiornandoli nel 2006 firmando un contratto con la BAE Systems.

Il Tornado è in dotazione a:

  • Arabia Saudita: circa 81 tra IDS e ADV.
  • Germania: 94 IDS (7 per l’addestramento) e 29 GE-ECR.
  • Regno Unito: 108 GR.4 (14 per l’addestramento).
  • Italia: 59 IDS ( 8 per l’addestramento) e 19 IT-ECR.

(Fonte Wikipedia)

La BAE Systems ha annunciato che nel Dicembre 2013 ha equipaggiato un Tornado con delle componenti fabbricate tramite stampanti 3D. Dopo aver effettuato vari test del velivolo, si è dimostrato come lo stampaggio 3D possa far risparmiare molti soldi e tempo per la riparazione di componenti danneggiate.

Il Tornado dopo la Guerra Fredda

Il Tornado è stato progettato per colpire all’interno del territorio ostile operando a bassa quota, esponendolo così a contraerea leggera, immaginando uno scenario come quello della Guerra Fredda in cui eventuali perdite sarebbero state necessarie. Dopo la Guerra Fredda, il Tornado fu comunque utilizzato con un approccio d’attacco a bassa quota ma che portò alcune perdite durante la guerra del Kuwait nel 1991 (1 Tornado Italiano abbattuto e 6 Tornado della RAF). Ciò portò ad un cambiamento radicale nell’uso del Tornado che passò da un assetto di volo basso ad uno medio-alto, non espondendolo più a contraerea leggera ma pesante, come sistemi missilistici, che sarebbero stati distrutti invece da missili cruise o aerei stealth per permettere poi il bombardamento da parte di aerei non-stealth o pesanti, come il Tornado; ovviamente anche l’arsenale utilizzato nei primi anni venne completamente modificato, poichè da bombe non-guidate si passò a bombe a guida laser e/o GPS.

Per dettagli tecnici si rimanda a: Caratteristiche Tecniche

Fonti e Immagini:

https://it.wikipedia.org/wiki/Panavia_Tornado
https://it.wikipedia.org/wiki/Panavia_Tornado_%28varianti%29
https://en.wikipedia.org/wiki/Panavia_Tornado
http://www.aereimilitari.org/Aerei/TornadoIDS.htm
https://it.wikibooks.org/wiki/Forze_armate_mondiali_dal_secondo_dopoguerra_al_XXI_secolo/Panavia_Tornado
http://www.aeronautica.difesa.it/museoVdV/collezione_aeromobili/hangarSkema/Pagine/PanaviaTornadoADV.aspx
http://www.airforce-technology.com/projects/tornado/
http://www.militaryfactory.com/aircraft/detail.asp?aircraft_id=317
http://www.militaryfactory.com/aircraft/detail.asp?aircraft_id=54
http://www.panavia.de/http://www.aeroclubmarinadimassa.it/tornado.php
http://www.sipal.it/portfolio/panavia-tornado/http://www.tornado-data.com/
http://uk.reuters.com/article/uk-germany-defence-jet-idUKKBN0U30PS20151220
http://flightgearitalia.forumcommunity.net/?t=56298446

1988 Panavia Tornado ADV For Sale


http://www.milavia.net/aircraft/tornado/tornado.htm
http://www.aereimilitari.org/Aerei/TornadoIDS_versioni.htm
http://www.aeronautica.difesa.it/News/Pagine/ConsegnatoallAMilprimoilTornadoFullMLU.aspx
http://www.giorgiociarini.com/50%C2%B0stormo_000004.htmT
http://nibbio14.altervista.org/reccelite.php

 

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