Il T-80 è un MBT (Main Battle Tank) progettato dalla Leningrad Kirov Plant durante il periodo della Guerra Fredda. Il T-80 è uno sviluppo del T64 da cui prende molte caratteristiche, come per esempio il cannone da 125mm (con autoloader); altre innovazioni sono la turbina a gas (per la prima volta installata su un carroarmato in USSR) e l’uso di un telemetro laser per il puntamento.
Il T-80 è in uso nei seguenti paesi: Russia, Pakistan, Bielorussia, Armenia, Cipro, Egitto, Kazakistan, Sud Korea e Ucraina.
Varianti del T-80
La denominazione dei carri armati avviene tramite delle lettere. In generale ogni lettera indica una variante del veicolo standard. Si deve però prestare attenzione in quanto, con il passare degli anni, la variante principale viene portata a nuovi standard che possono includere, per esempio, aggiornamenti effettuati negli anni precedenti. Si riporta il caso del T-72BV in cui la V indica la presenza di pacchetti ERA Kontakt-1; nel 1989 fu prodotto un nuovo modello del T-72, chiamato T-72B mod. 1989, in cui la V non è presente ma comunque sono installati pacchetti ERA Kontakt-5. Questo dimostra come le lettere non indicano necessariamente la presenza o meno di un dato aggiornamento.
- T-80: il primo modello del T-80 è entrato in produzione nel 1978 per un totale di qualche centinaio di unità prima che la produzione fosse indirizzata al T-80B.
- T-80A: è prototipo di transizione tra T-80 e T-80B.
- T-80B: definito con il termine “Betulla” (Beryoza) è stato il maggior redesign del T-80 attraverso la modifica della torretta con un materiale composito che permette una migliore protezione contro “penetratori ad energia cinetica” o APFSDS.
- T-80BK: versione comando del T-80B con equipaggiamento di comunicazione e antenne aggiuntive.
- T-80BV: è la prima variante con corazza reattiva (ERA, Explosive Reactive Armor). Un ultima versione di questo modello ha una nuova torretta simila a quella del T-80U con motore turbogas e prima generazione di ERA. Attualmente parte dei BV stanziati nelle regioni artiche della Russia sono in fase di aggiornamento: il MoD russo ha affermato che i T-80BV saranno portati allo standard del T-72B3, installando così il sistema ottico PNM Sosna-U che permetterà al carro di lanciare tutti i possibili munizionamenti, da proiettili a missili guidati. Verranno inoltre installati i pacchetti Relikt (aggiornamenti del Kontakt-5) e il nuovo sistema antincendio PKUZ-1A.
- T-80BVK: i primi modelli erano dei T-80BK con armatura ERA, gli ultimi modelli sono T-80BV con equipaggiamenti di comunicazioni aggiuntivi e una antenna.
- T-80U: nuova versione del T-80 con nuova torretta munita di pacchetti ERA di seconda generazione, monta un missile anti-carro a guida laser (9K120 Svir o AT-11 Sniper, al posto del vecchio Kobra) e un motore turbogas più potente (GTD-1250, 1250hp)
- T-80UD: versione prodotta in Ucraina con motore diesel a 1000hp invece del turbogas e monta corazzatura ERA di prima generazione.
- T-80UK: versione comando del T-80U con radio R-163-50K e R-163-U, sistema di navigazione terrestre (TNA-4) e un sistema di acquisizione notturno (AGAVA, visore termico).
- T-80UE: versione da esportazione del T-80U con alcuni equipaggiamenti provenienti dal T-80UK come per esempio le contromisure Shtora; a differenza del T-80U questo carro non ha la mitragliatrice pesante anti-aerea montata sulla cupola del comandante ma ha dei cardini sui quattro lati della torretta che permettono di cambiare posizione alla mitragliatrice.
- T-80UM: versione aggiornata con un visore termico per il cannoniere e con uno schermo di visualizzazione per il comandante. E’ simile ad un T-80U standard ma senza faro IR e con alloggio per la visione notturna più grande. Questa versione è munita di ERA di 2nda generazione.
- T-80UM1: definito “Bars” ossia “Leopardo delle Nevi”, è un prototipo con sistemi difensivi Shtora e Arena, ma senza il sistema reattivo a piastrelle Kontakt-5 sulla torretta poichè il sistema Arena, montato circolarmente intorno la torretta, occupa il posto del sistema reattivo.
- “Black Eagle” (Izdeliye 640) o T-80UM2: questa versione è caratterizzata da una nuova torretta con fronte altamente inclinato e incorpora un magazzino per le munizioni riprogettato per ridurre la vulnerabilità che le munizioni possano essere colpite. Questa versione va ritenuta più come un prototipo per l’esportazione ma che non ha visto una grossa produzione visti i costi molto alti.
La differenza sostanziale è la presenza di 7 ruote portanti con cannone 2A46 da 125 mm con caricamento automatiuco.
- T-84: basato sul T-80UD, il T-84 è un aggiornamento Ucraino con torretta saldata (per una maggiore protezione), un visore termico francese ALIS, un motore piu potente, un uso opzionale del sistema di protezione attivo ARENA (APS) e SHTORA-1. Del T-84 ne sono state fatte numerose versione e l’ultima (BM Oplot o Oplot-M per Modernised non è piu preceduto dal termine T-84; il termine Oplot significa “Bastione” (Oplot)). Secondo questo articolo di Defence-Blog.com, l’Ucraina è in fase di aggiornamento dei suoi T-84 alla versione Oplot più moderna.
- T-84-120: definito Yatagan (Spada Turca), è un T-84 modificato per l’esportazione, con cannone da 120mm compatibile con le munizioni NATO.
- Object 292: basato sullo scafo T-80 e sviluppato dall’impianto CB Kirov (oggi JSC Spetsmash) , è stato un carro sperimentale in vista di un possibile impiego come successore del T-90 (sotto denominazione T-95). La caratteristica principale di tale versione è il cannone ad anima liscia PL-83 da 152 mm con un nuovo sistema di caricamento; tale cannone è possibile che sia uno sviluppo della versione che ha armato l’Object 477 HKBTM nella seconda metà degli anni ’80. Il prototipo fu completato nel 1990 e fu testato nel poligono Rzhevsky nel 1991 ma non è entrato in produzione.
Caratteristiche del T-80
1) SHTORA
2) DROZD
Il sistema Drozd può essere considerato il primo sistema di protezione attiva costruito (APS). Il sistema è composto da tubi di lancio (contenti proiettili da 107 mm) che sono posti sui lati del carroarmato. Con l’ausilio di un radar posizionato sul retro della torretta, il dispositivo rileva eventuali oggetti in arrivo a velocità comprese tra 70 e 700 m/s (evitando i proiettili di armi da fuoco): individuato un oggetto in arrivo, a distanza di 7 metri da quest’ultimo, il dispositivo fa detonare la carica presente nella zona interessata, sparando proiettili frammentati che colpiscono l’oggetto, distruggendolo.
3) ARENA
Il sistema ARENA è lo sviluppo del sistema Drodz; è costituito da un radar per la ricerca di oggetti in arrivo e da un sistema antimissile posizionato ai lati della torretta. Come il Drozd, l’ARENA, individuato il bersaglio a 50 metri, fa detonare proiettili verso l’oggetto in arrivo, distruggendolo; il sistema ARENA è un sistema APS (Active Protection System).
4) ERA (Explosive Reactive Armor)
Il sistema ERA è stato implementato fin dai T-80U per migliorare la protezione dei carri da APFSDS (penetratori ad energia cinetica). Sui T-80 è in uso una versione di terza generazione di ERA denominata Kontakt-5, sui T-90 e T-72 (e sui futuri mezzi basati sulla piattaforma T-99) è invece in uso il Relikt (versione aggiornata del Kontakt-5). Il dispositivo è costituito da un insieme di “piastrelle” esplosive posizionate sul carro in piu zone (lateralmente, frontalmente e anche sulla torretta); l’esplosione di una o piu di queste piastrelle a contatto di un penetratore riduce il danno provocato sul veicolo.
Secondo la seguente fonte, il T-80 verrà aggiornato con dei pacchetti ERA definiti “soft” per utilizzo in contesti urbani. Tale modifica prenderà il nome di T-80BVM. E’ possibile che tale variante adotterà anche un nuovo sistema di auto-loader in grado di utilizzare munizioni Svinets-1 and Svinets-2 e il sistema optronico per il cannoniere Sosna-U (già adottata sul T-90):
In allegato un articolo del Capitano Tom J. Meyer relativo a queste caratteristiche sopra riportate.
Fonti: Wikipedia, fas.org, fprado.com
https://www.globalsecurity.org/military/world/russia/object-292.htm
Idea carina questo sito, bella pagina, ho dato un’occhiata veloce e nulla più, però ho subito notato un errore abbastanza importante all’inizio: il T-80 è stato realizzato dalla Leningrad Kirov Plant, OMSK ha lavorato soltanto sul Black Eagle e soltanto dopo la caduta dell’Unione Sovietica quando la Russia indipendente ha chiuso moltissime fabbriche e uffici di progettazione, tra cui appunto la Kirov Plant.
Ciao! Grazie per la dritta 🙂 la verifico subito e se corretta la cambio! E’ difficile trovare dettagli “omogenei” su internet e anche sui libri, ognuno dice una cosa diversa e tante volte si contraddicono 🙂 questo sito cerca di fare articoli il piu semplici ma completi possibili, cose che in Italia difficilmente si trovano. Grazie ancora.